giovedì 5 gennaio 2012

Le "regole del gioco"

Partecipare a questo esperimento è molto semplice e chiunque può iniziare subito ed in qualunque momento.
Si cerca di vivere per un giorno intero facendo a meno di qualcosa che, più o meno indispensabile che sia, fa normalmente parte della nostra giornata.
Il giorno successivo si cambia "oggetto", tra quelli proposti, e così via con oggetti diversi per l'intera settimana.
La cosa importante è osservare i cambiamenti che questo addestramento genera in noi, proprio come si osservano i pettorali che si ingrossano dopo l'allenamento fisico.

Regola 1 - scegliere dalla lista un oggetto, diverso per ciascun giorno della settimana, del quale fare a meno;
Regola 2 - fare il possibile per riuscire a "vivere senza" per l'intera giornata;
Regola 3 - alla fine della settimana fare il punto e, possibilmente, condividere i successi e gli insuccessi, le cose imparate e le scoperte fatte, con gli altri partecipanti;
Regola 4 - portare avanti l'esperimento per almeno tre settimane-un mese.

La lista delle 7 cose delle quali stare senza sono:
Elettricita'
Automobile
Riscaldamento/gas
Acqua potabile/cibo
Denaro/acquisti
TV/internet
Cellulare/telefono

Ti sei spaventata/o? Non mi credi se ti dico che in poco tempo riusciremo tutti a completare l'intera settimana?
Ovviamente nessuno chiede di scalare l'Everest senza prima allenarsi !
Alleniamoci insieme, poco alla volta, secondo i nostri limiti, ma con in testa la meta.
La lista, per il momento, non può essere cambiata, ma la scelta dei giorni è libera.

Consiglio 1 - scrivi la tua lista settimanale in funzione dei tuoi impegni;
Consiglio 2 - ricorda l'impegno del giorno appena sveglia/o, a metà giornata ed alla sera, quando farai il punto di come è andata e ti programmerai per il giorno successivo;
Consiglio 3 - non giocare da sola/o, ma coinvolgi i familiari e gli amici;
Consiglio 4 - vivilo come un gioco, una liberazione dai mille impegni quotidiani, non come un ulteriore aggravio alla faticosità della giornata

Seguiranno nei commenti dei brevi capitoletti dedicati a ciascun oggetto della lista.

Buon divertimento.

7 commenti:

cB ha detto...

Un giorno SENZA AUTOMOBILE

Per qualcuno magari è la condizione normale, ma per molti, me compreso, sembrava impossibile poter rinunciare all'auto per spostarmi, specialmente in caso di pioggia o d'inverno.
In questo giorno mi reco in ufficio a piedi, pianifico spostamenti di massimo 20 km che percorro in bicicletta, utilizzo se indispensabile l'auto in 3-5 persone, ragiono su quanti chilometri percorrono i beni che acquisto e cerco di scegliere quelli prodotti più vicino, penso a come sarebbe più vivibile una città con la metà della metà di mezzi di trasporto privato.
Dopo aver camminato o pedalato mi sento più "vivo" e sento meno il freddo.
Credo di poter "togliere" circa 50 km a settimana di utilizzo dell'auto.

cB ha detto...

Un giorno SENZA DENARO/ACQUISTI

Questo giorno "del risparmio" non lo considero unicamente per la valenza economica, ma anche per quella delle relazioni. Mi piacerebbe arrivare a soddisfare il più possibile le mie necessità utilizzando direttamente le mie energie: autoprodurmi il cibo e gli strumenti di cui necessito, inventarmi i giochi ed i divertimenti (come facevo da bambino), scambiare con gli altri beni e servizi direttamente (baratto) anzichè passare dal tramite del denaro che, peraltro, si mangia almeno metà del valore di ciò che abbiamo conseguito con i nostri sforzi ... Stare un giorno alla settimana senza portafoglio significa anche riflettere su quanti acquisti, che distrattamente facciamo, non sono necessari e potrebbero tranquillamente essere evitati. Pianificando meglio gli acquisti riesco ad applicare più facilmente i principi del consumo consapevole. Non è difficile, ma vale la pena cimentarsi.

cB ha detto...

Un giorno SENZA TV/RADIO/INTERNET

E qui casca l'asino!! Siamo talmente abituati ad essere bombardati dai media che ci sentiamo quasi "vuoti" se per un giorno viviamo in loro assenza. Dalla radiosveglia e/o radiogiornale a colazione, all'autoradio, alle homepages su internet, al TG, al talk-show piuttosto che reality, ... passiamo mediamente 4-5 ore (ma c'è chi "raddoppia") in loro compagnia, forse persino quando siamo in vacanza. Io il televisore l'ho già rottamato, ma non mi sento esente da questa autocritica. Convinciamoci che non ci perdiamo nulla di sensazionale se spegniamo per un giorno i media (ma neanche se lo facessimo per qualche settimana!). Assaporiamo il silenzio. In effetti un'amica mi ha consigliato di farlo diventare il giorno SENZA PAROLE (o del deserto). Ho scoperto che il cosidetto infotainment non solo rimbambisce la mente, ma crea una sorta di dipendenza. Allora cerchiamo di disintossicarci: mi basta avere ad esempio una piantina da curare o un pane da far lievitare quel giorno lì che la mia attenzione si concentra su tale attività, oppure basta prendere un libro ed aprirlo a caso con la curiosità di "chissà che pagina mi esce fuori e che messaggio mi verrà dato oggi" per accorgersi che non è poi una sì grande rinuncia.
PS dopo poco tempo senza media ti sembrano così idioti che non te ne viene nemmeno più voglia.

cB ha detto...

Un giorno SENZA TELEFONO/CELLULARE

Il passo successivo ad eliminare TV, radio e Internet è quello di spegnere per un giorno tutti i telefoni.
Ah, che pace!
E pensare che quasi tutti siamo nati e cresciuti senza (per lo meno il cellulare).
In questo giorno, che più che una rinuncia rappresenta una liberazione, ragiono però anche su quanto spesso abuso dei mezzi di comunicazione (ed includerei anche le e-mail) e conseguentemente faccio perdere tempo, quando non importuno gli altri. Altro ragionamento che faccio riguarda l'asetticità di una comunicazione nella quale manca la prossimità fisica. E' bene usarla per sentire ogni tanto un amico che vive lontano, ma se può essere sostituita da una visita o da un lavoro fatto in comune ci gratifica molto di più (riducendo così anche il bisogno di vomitare addosso ad altri-o sulla propria bacheca FaceBook- un fiume di parole).
Nel seguito scopriremo altri buoni motivi per allenarci a non dipendere dai moderni sistemi tecnologici di telecomunicazioni.

cB ha detto...

Un giorno SENZA CIBO/ACQUA POTABILE

Potrebbe sembrare eccessivamente masochistico, e qualcuno potrebbe avere il timore che nuoccia gravemente alla salute. In realtà nella nostra società fa più danni la sovralimentazione. Tradizionalmente il digiuno è terapeutico, sia per il fisico che per lo spirito. Niente paura: noi non moriamo di fame! Ma questo giorno è l'occasione per riflettere che per centinaia di migliaia di persone al mondo la pagnotta e la caraffa non sono scontate. Ognuno inizi come si sente, saltare un pasto o anche solo gli spuntini fuori pasto è già un primo passo (ricordiamoci che è col tempo e la costanza che otterremo i risultati), se poi uno vuole abbinarlo ad un significato religioso come quello della quaresima può scegliere il venerdì come giorno.
Ho trovato interessante, le prime volte che ho digiunato, osservare come il fisico faccia di tutto per intenerirci: brontolii, crampi, sudori freddi, giramenti di testa, lingua felpata, ... poi, improvvisamente, desiste e rilascia tutte le calorie ed i liquidi necessari a star bene, come se si tenesse una riserva ben custodita. Anche la testa fa la sua parte: spingendoci ad afferrare una mela o un biscotto che vede a portata di mano. Eppure credo che il principale risultato che si ottiene da questa rinuncia sia proprio nei riguardi della mente che piano piano sembra lasciarsi domare e diventare meno sensibile alle lusinghe di ogni genere provenienti dai sensi. Sarei curioso di sapere se durante e dopo il Ramadan gli acquisti di generi pubblicizzati aumentano o diminuiscono. Dopo qualche settimana di "Un giorno senza" mi verrebbe da pensare che diminuiscano, infatti mi sto convincendo che la manipolabilità di chi lo pratica si riduca considerabilmente soprattutto grazie a questi giorni di digiuno.

cB ha detto...

Un giorno SENZA ELETTRICITA'

Devo essere sincero, non sono ancora riuscito ad eliminare del tutto, per un giorno intero (ma neanche per mezza giornata) l'elettricità. Ne viviamo immersi, sia al lavoro sia a casa. Forse in vacanza sarebbe più facile ... Eppure anche questo giorno mi sta insegnando mille cose: oltre all'illuminazione artificiale (che ci permette/costringe a passare molto tempo in luoghi chiusi e che ci permette/forza ad allungare le giornate lavorative invernali), all'elettronica (computer, telefoni, stapanti, ...) ed agli elettrodomestici che sappiamo tutti che funzionano grazie all'elettricità, ho realizzato che TUTTO (o quasi) si fermerebbe se dovesse mancare l'elettricità. Automobili-treni-tir (trasporti in genere), acqua potabile-riscaldamento-fognature (tutto dove ci sono impianti idraulici con pompe e valvole), cancelli, ascensori, semafori, forni del pane, bancomat, frigoriferi e ospedali. Sembra un incubo, un film dell'orrore: un giorno di black-out e saremmo spazzati indietro di 100 anni, anzi di 150° Ma proprio pensando all'Unità d'Italia, quando è stata fatta qualsiasi famiglia non si sarebbe per nulla allarmata se avessero detto "domani non ci sarà elettricità per tutto il giorno", ma nemmeno se avessero dovuto stare senza per una settimana ... così come anche oggi tanti milioni di uomini non avrebbero nessun problema, ma noi (tecnologizzati) sì. Siamo in balia di un black-out (ricordate l'albero caduto in Svizzera nel settembre 2003?) e nessuno se ne occupa! Devo pensarci da solo: cercherò di svolgere bene il giorno senza elettricità per allenarmi ad essere almeno resistente quanto il mio trisavolo dell'800. Esistono molte alternative che fanno a meno dell'elettricità, e per quello che rimane come uso indispensabile posso cercare di produrla autonomamente.

cB ha detto...

Un giorno SENZA RISCALDAMENTO/GAS

Facile d'estate !! Ma quando la stagione non è più quella calda, a fare la doccia con acqua a temperatura ambiente (se proprio uno non vuole esagerare) mi accorgo subito di cosa significhi.
Anche riprendere l'abitudine di un maglione in più e di fare movimento per scaldarsi, ed abbassare i termosifoni di un paio di gradi, spegnendoli proprio di giorno, è un sano allenamento.
Cosa dire poi di abituarsi a mangiare almeno un pasto "crudo"? E magari scoprire che non è difficile autocostruirsi un piccolo forno solare con una scatola di cartone e carta argentata. In questo giorno (in particolare) se entro in un ufficio o palazzo pubblico riscaldato d'inverno a 24°C chiedo immediatamente di far abbassare il riscaldamento e spesso (ahimè) di chiudere le finestre ... ora tocca anche a te.